In un proprio documento, reperibile all’indirizzo http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/commercio/acta_informazioni_it.htm, la Commissione Europea risponde colpo su colpo alle proteste seguite dalla sottoscrizione, da parte dell’Unione Europea nel suo insieme, dell’Anti-Counterfeiting Trade Agreement (cosiddetto “Acta”), avvenuta lo scorso 26 gennaio.
E’ interessante notare come, tra le dieci più comuni mistificazioni circa il testo dell’Acta, la maggior parte riguardino la privacy ed il paventato rischio di sanzioni per comportamenti penalmente rilevanti in rete, mentre sembra apparentemente ben poco l’interesse per gli eventuali riflessi dell’accordo commerciale sulla protezione del diritto d’autore in rete.
In realtà, spiega pazientemente la Commissione Europea, il testo dell’accordo (anch’esso reperibile in versione integrale all’indirizzo sopra indicato), è frutto di attenta negoziazione, e si procura di prevedere strumenti adeguatamente flessibili per favorire lo sviluppo ed il commercio di beni “d’autore” in rete, assieme a misure di contrasto e cooperazione internazionale contro l’illegittima diffusione delle stesse.
In ogni caso, chiosa la Commissione, il testo dell’accordo è tale da non richiedere armonizzazioni “di tipo invasivo” del diritto Ue, in quanto riproduce ed aggiorna in larga parte contenuti che sono già presenti nel framework legislativo europeo, in quanto frutto di precedenti accordi commerciali internazionali.
Nel frattempo, Slovenia, Polonia e Lituania hanno apertamente espresso il loro dissenso a tale adesione.
La sensazione è quella di una gran confusione, sulle principali reti di comunicazione, circa contenuti e scopi della convenzione internazionale, mentre sarebbe utile sfruttare l’occasione per un dialogo costruttivo sulle misure di attuazione dell’accordo raggiunto che davvero ne garantiscano uniforme applicazione trai sottoscrittori.
(a cura della Redazione di Italiaudiovisiva – G.) 17 febbraio 2012