Nella giornata di oggi, 11 luglio 2012, la Guardia di Finanza ha dato applicazione ad una ordinanza del Tribunale di Agropoli, ed ha arrestato, dopo circa 6 mesi di indagini, il fondatore di “Italianshare.net” e di altri noti portali di pirateria audiovisiva digitale.
Tra i reati contestati a “Tex Willer”, soprannome digitale con il quale è noto il 49enne di Napoli, figurano non soltanto la fornitura illegale di “download/streaming” da piattaforme di “cyberlocking” (vale a dire di hard-disk virtuali in rete) e programmi “p2p”, ma anche l’illecita vendita del database di utenti registrati ai siti sequestrati, nonchè l’utilizzo di account PayPal esteri intestati ad ignari prestanome per la ricezione di donazioni dagli utenti iscritti, e la realizzazione di illeciti profitti da apposizione di pubblicità sulle pagine dei siti web illegali, per una evasione totale di circa 580.000 euro, oltre ad 83.000 euro di Iva.
A tali accuse si aggiungono, ovviamente, quelle per le numerose ed accertate violazioni amministrative del diritto d’autore, il cui “peso” è di ammontare compreso tra i 3 ed i 32 milioni di euro.
Il caso in esame vede innestarsi un ulteriore strato di illegalità su quello già grave della pirateria audiovisiva: non solo, dunque, “Tex Willer” guadagnava tramite banner pubblicitari dal “download/streaming” di terzi di opere protette da diritto d’autore/copyright, ma provvedeva sistematicamente a raccogliere in appositi database i dati degli utenti regitrati (nome utente, password, email, indirizzo ip di connessione), per poi rivenderli in rete al miglior offerente. Un atto di per sè illecito, in quanto compiuto senza acquisire alcuna autorizzazione da parte dei titolari dei diritti, nel dispregio assoluto di qualsiasi normativa, sia essa inerente il diritto d’autore che la privacy…
( a cura della Redazione di Italia Audiovisiva – G.) 11 luglio 2012