I primi mesi del 2012 hanno registrato picchi di attivismo dal punto di vista della lotta alla pirateria audiovisiva e musicale, tanto che alcuni giornalisti hanno ironizzato sulla presunta… “fine della pirateria”, anziché “fine del mondo” preconizzata dal calendario Maya per il 2012. Molti siti sono stati chiusi: da MegaVideo a MegaUpload, solo per citare i casi più rilevanti. Anche in Italia si plaude ad un anno da record per i sequestri di materiali piratati…
Se da una parte però si ottengono buoni risultati attraverso il blocco degli isp, dall’altra questa strategia sembra progressivamente perdere di efficacia, grazie a nuove modalità di aggiramento messe in atto per lo scambio di file illegali. In questo contesto, corre l’obbligo di segnalare alcune iniziative, una parte delle quali improntate ad una strategia più “repressiva”, altre che contemplano invece modalità differenti di lotta ai pirati del web, basate più sulla stimolazione dell’offerta legale e sulla sensibilizzazione alla tematica.
Nel primo gruppo, spicca il caso del Giappone, Paese che ha recentemente inasprito le pene per coloro che downloadano materiali protetti. Si parla anche di… detenzione fino a 2 anni (!?!). Intanto, il Regno Unito annuncia un nuovo regolamento che Ofcom sta preparando, che ricalca la scia del modello francese basato sull’Hadopi. I nominativi dei pirati, dopo un certo numero di violazioni, verrebbero consegnati direttamente ai detentori dei diritti. Sembra comunque che il nuovo regolamento non entrerà in campo prima del 2014.
Sull’altro versante, si collocano invece Francia e Danimarca. La prima, complice il “passaggio di testimone” da Sarkozy ad Hollande, starebbe per abbandonare la tanto discussa Hadopi. Nel mentre, in occasione di una recente expo parigina rivolta all’infanzia, è stato presentato il super-eroe più odiato dai pirati, “Captain Copyright”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare, fin dall’infanzia, in maniera divertente, i bambini sull’importanza della protezione dei contenuti e quindi insegnare loro che la pirateria è un male da combattere. Il supereroe “Captain Copyright” è stato ideato in Canada. Ancora non è certo, ma sembra ci sia l’intenzione di produrre anche una serie animata e dei fumetti che lo vedano protagonista. La Danimarca, invece, sta modificando il suo “piano d’azione”: dal versante punitivo sta “trasferendo” le proprie energie verso un approccio che favorisca lo sviluppo e la nascita di servizi legali. L’idea partirà, concretamente, con l’”Iinnovation Forum”, all’interno del quale chiunque voglia proporre nuovi modelli di business alternativo sarà ben accolto. La chiave di volta del “pacchetto pirata” (così è stata definita la strategia danese composta da norme ed iniziative volte a contrastare la pirateria audiovisiva), sarà basata sull’educazione dei consumatori.
( a cura della Redazione di Italiaudiovisiva - E.) 10 luglio 2012